Quant’è importante il rapporto tra advertising e database?
Nel corso del Webinar " Gestione del database: Come migliorare l'ADV grazie al Database", abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare Fabio Antichi, Consulente Marketing, Google ADS & SEO, e discutere su come entrambi gli strumenti possono supportarsi a vicenda per ottimizzare le campagne e renderle più performanti.
Di seguito, esploriamo i punti chiave trattati durante l'evento, per approfondire l’argomento.
Fabio ha aperto il dibattito soffermandosi su come il tracciamento sia cambiato a causa delle nuove restrizioni. Rispetto all’advertising tradizionale come quella televisiva o cartellonistica, fino a poco tempo fa uno dei vantaggi del marketing digitale era la misurabilità. In questo contesto sfruttando il tracciamento era possibile conoscere con precisione quali azioni portavano a risultati specifici.
Oggi le cose sono un po’ diverse, le restrizioni hanno portato le aziende a sapere molto meno sul comportamento dei loro utenti una volta che interagiscono con i contenuti.
Alle restrizioni si aggiunge un’altra sfida quella dell’intelligenza artificiale, strumento utile a prevedere i comportamenti ma che per essere realmente efficace necessita di una grande quantità dei dati. La disponibilità sempre minori di questi dati è andata ad intaccare l’efficacia di molti strumenti pubblicitari.
Nonostante l’introduzione di tecnologie come il GA4 e l’intelligenza artificiale stessa, che cercano di modellare i dati per colmare le lacune, non si può tornare ai livelli di tracciamento di qualche anno fa.
Il principale punto critico delle campagne pubblicitarie è rappresentato dal consenso. Se un utente rifiuta i cookie, il brand non può raccogliere i suoi dati. Tutto ciò rappresenta un ostacolo per le campagne rendendole meno efficaci.
Alcuni strumenti pubblicitari come Google Ads, si basano su dati specifici per stabilire se una campagna ha portato alla conversione.
Come ha suggerito Fabio, per migliorare questo aspetto è possibile creare dei banner per i cookie che spighino in modo chiaro e dettagliato i benefici per l’utente, spingendolo così ad accettare i cookie.
Nonostante alcuni strumenti basati sull’intelligenza artificiale stiano cercando di colmare le lacune nei dati, presentano ancora delle limitazioni significative.
Strumenti come Google Ads PMax funzionano meglio quando hanno dati storici su cui basarsi. Se una campagna pubblicitaria non dispone di dati pregressi, l'AI fatica a fare previsioni accurate e rischia di fallire nelle prime fasi. Per questo motivo, è consigliabile avviare le campagne con un alto controllo manuale prima di passare a strategie basate sull’intelligenza artificiale.
Un'altra criticità riguarda la qualità dei lead generati dall’advertising. Capita spesso di generare lead non pertinenti sprecando così tempo e risorse.
La soluzione a questo problema? Filtrare i dati attraverso un CRM integrato che consente alle aziende di convalidare i lead e restituire così alle piattaforme pubblicitarie solo quelli pertinenti.
L’integrazione di un CRM con strumenti di advertising come Google Ads è fondamentale per migliorare le performance dell'adv. I dati raccolti nel CRM consentono di affinare il target, migliorando così la precisione delle campagne. Ma non solo, questo tipo di integrazione permette anche di inviare informazioni sulle conversioni offline, come le vendite effettuate in negozio, per alimentare gli algoritmi pubblicitari con dati più precisi.
Altro vantaggio di un CRM ben strutturato è la capacità di raccogliere dati utili per le strategie di remarketing. Ad esempio, un utente che ha visitato il sito senza completare un acquisto può essere ricontattato attraverso email, SMS o WhatsApp, canali che hanno alti tassi di apertura e conversione. Questi dati diventano particolarmente preziosi quando le fonti di traffico tradizionali, come la SEO, subiscono fluttuazioni dovute ai cambiamenti degli algoritmi di Google.
I dati e la loro raccolta e gestione sono oggi fondamentali per dar vita a campagne pubblicitarie efficaci. Le aziende per ottenere risultati concreti dall’advertising devono sapersi adattare ai nuovi scenari e alle nuove sfide investendo in strategie di integrazione tra database e adv. Un CRM ben gestito diventa la chiave per migliorare la qualità delle campagne pubblicitarie, garantendo che ogni lead generato sia pertinente e di valore per l’azienda. Oggi i brand possono inoltre sfruttare l’intelligenza artificiale, ma anche in questo caso i dati assumono un ruolo centrale per utilizzare correttamente lo strumento.
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